Storie malandrine
Il mio UTMB (2017)
- da Maurizio B.
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Tutto è cominciato una giorno durante una delle nostre uscite Malandrine io ed il Vizzoschizzo (alias vizzo correovunque) e Claudio, un amico carissimo e ci siamo detti: ma perché non si prova a fare questa cazzata e provare ad iscriverci all’UTMB i punti ce li abbiamo e chissà se siamo fortunati……
…La fortuna è stata dalla nostra, e un’occasione del genere purtroppo non ci sarà mai più, infatti siamo arrivati tutti e tre ad avere un culo sfrenato, avevamo il punteggio occorrente per poter partecipare al sorteggio, essere stati estratti alla prima ed avere una discreta preparazione fisica di base per questo tipo di competizione, notare il dislivello della gara.
Arrivati a destinazione, ritirato il pacco gara ed effettuato il controllo del materiale obbligatorio, di una efficienza impeccabile, siamo pronti a cominciare l’avventura
La tensione sale a mille
Ma siamo sereni perché questa per noi è non è una gara qualsiasi ma un lungo viaggio da godersi dall’inizio alla fine
Siamo pronti ma un pò tesi
Partiti tutti assieme, ma dopo una ventina di chilometri mi ritrovo solo soletto, il Vizzo se ne è andato avanti con Moreno Sbaragli (per chi non conosce il Montanarotrail) http://www.montanarotrail.it mente Claudio un po dietro è alle prese con problemi intestinali e mi ha obbligato ad andare avanti da solo per poter rientrare nei cancelli orari che in realtà nella prima parte del percorso sono molto stretti anche per fare un po’ di selezione
La temperatura percepita di notte in quota si aggira attorno ai -°9.00 e si sentono tutti, anche se siamo a settembre, purtroppo non ci è capitata una stagione propria di fine estate, ma chissene i paesaggi sono mozzafiato ed i percorsi bellissimi ben tracciati e puliti
Purtroppo ho la notizia certa che Claudio si è ritirato per i problemi allo stomaco e per essere troppo preciso fin da subito con i cancelli orari, Vizzo invece sempre avanti
Dopo la prima notte passata con disinvoltura e la seconda un po’ meno, mi ritrovo a recuperare sul Vizzo e su Moreno il primo ha mal di schiena, ma non molla il secondo dorme in piedi mi fermo un secondo anche io e si riparte ma Salvatore va sempre peggio, io l’aspetto ( un Malandrino non si abbandona mai), e lo seguo passo passo mentre Moreno ripresosi dalla crisi dopo una succulentadose di guaranà da me gentilmente offerta, riparte a tutto ritmo , arriviamo ad un punto ristoro e Salvatore viene dapprimo bloccato dai medici, io quindi riparto sconsolato di aver perso anche l’ultimo compagno, ma ad un certo punto una voce da lontano mi chiama, è l’Ilaria Malandrina che ci segue dall’esterno che mi urla Salvatore riparte, lo aspetto e facciamo ancora un po’ di strada assieme ma dopo poco anche se mancano solo 12 Km all’arrivo, è costretto a fermarsi anche contro la sua volontà il dolore è troppo forte e non è il caso di continuare,
Li percorro orami anche io esausto ma convinto di arrivare fino in fondo entro il tempo massimo stabililto che era il nostro obiettivo comune anche se stanchissimo e con qualche vescica sotto i piedi e nelle parti posteriori
Ma all’arrivo la felicità è alle stelle e se avete dieci minuti giardati il video che ho fatto cliccando sull’immagine qui a fianco
Auguro a chiunque di poter provare una esperienza simile che ti segna la vita per sempre e rimarrà nel bene o nel male dentro di te
Mau
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